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La seconda vita dei palazzi salvati in via Porro raccontata su “Repubblica Genova”

La seconda vita dei palazzi salvati in via Porro raccontata da Stefano Origone su “ Repubblica Genova” con un'intervista a Stefano Franciolini, amministratore delegato di Spim.

La seconda vita dei palazzi salvati in via Porro raccontata da Stefano Origone su “ Repubblica Genova” con un’intervista a Stefano Franciolini, amministratore delegato di Spim.
I civici numero 5, numero 6 e numero 11 che si affacciano sulla “Radura della Memoria” verranno ristrutturati grazie al super-bonus statale del 110% per le facciate, previsto dal Decreto Rilancio e diventeranno ad alta efficienza energetica – racconta Stefano Origone sul quotidiano genovese – ​ In pole position c’è Iren, che ha presentato una manifestazione di interesse per eseguire le opere per renderli green, un “pacchetto” del valore di 5/6 milioni.
Gli immobili, disabitati dal 14 agosto 2018 ed espropriati, erano di proprietà del Demanio. La Legge Genova – la 109 del 2018 – aveva stabilito che al termine dei lavori del viadotto sarebbero potuti passare al Comune, e così è stato. Ora stanno per finire ​ a Spim.
«Dopo la manifestazione di Iren – spiega Stefano Franciolini, amministratore delegato di Spim – l’obiettivo è seguire il project financing per vedere se ci sono altre società interessate».
I lavori dovranno iniziare presto.
“ Entro il 31 dicembre 2021 per poter usufruire delle agevolazioni statali – sottolinea Stefano Franciolini al giornalista di Repubblica -. Per questo contiamo di lanciare il project entro metà gennaio. Il progetto prevede un mix di residenze: social housing per fornire alloggi con buoni standard di qualità, a canone calmierato, e senior housing, per permettere agli anziani anche la condivisione degli spazi. ​ Il civico 11 che ha un posteggio verrà destinato quasi sicuramente a uso studentato – conclude l’amministratore delegato di Spim nell’intervista a Repubblica -, mentre i civici 5 e 6 a housing sociale per implementare gli spazi nel quartiere, ma non si può escludere un mix anziani/giovani”.

Leggi tutto l’articolo sull’edizione di Repubblica Genova di giovedì 3 dicembre.

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