Valorizzazione di una memoria di un futuro assoluto
Edificio costruito ai primi dell’Ottocento, posto al centro della città e nascosto agli occhi dei più, Palazzo Galliera si trova in una posizione centrale ma riservata incastonato tra Palazzo Tursi e Palazzo Albini, nella centralissima via Garibaldi. La sua situazione fa sì che l’immobile ed il suo progetto di valorizzazione restituiscano un bene fino ad oggi negato alla città, rivelando un tesoro, che c’è sempre stato, ma mai veramente percepito.
Il progetto di rigenerazione del Palazzo è stato affidato dal Comune di Genova a Spim, Società per la promozione del patrimonio immobiliare del Comune di Genova, che ha costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare per ripensare la vocazione futura di un edificio dall’alto valore storico e architettonico, scrigno di una memoria del passato.
«Spim opera per valorizzare il patrimonio immobiliare e facilitarne il mix delle fruizioni – sottolinea Stefano Franciolini, amministratore delegato di Spim – Studiamo le dinamiche del tessuto urbano, analizziamo come gli spazi possono essere sfruttati e guardiamo al di là della valorizzazione di un singolo immobile, puntando alla riqualificazione di zone intere.
La valorizzazione di Palazzo Galliera è un esempio di una nuova interpretazione del rapporto tra costruire e costruito. Dove prima è stato necessario scoprire il percorso storico e in seguito studiare le modalità di valorizzazione. Con l’obiettivo finale di una restituzione alla città che preveda una fruizione che non deve essere necessariamente pubblica».
Il gruppo di lavoro è formato, oltre che da Spim, dallo studio di architettura OBR, in collaborazione di CityO e la Facoltà di Architettura dell’Università di Genova.
L’interesse da parte del Comune di Genova verso la valorizzazione di Palazzo Galliera rappresenta l’occasione per creare una nuova polarità urbana e un fulcro delle energie vitali di questa parte di città.
«Palazzo Galliera ha una posizione unica: affacciato sui palazzi dei Rolli, patrimonio Unesco, e alle porte del centro storico più grande e suggestivo d’Europa – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – La sua riqualificazione sarà strategica anche nell’ottica del piano Caruggi con il quale intendiamo dare una nuova vocazione alla nostra città vecchia. Un luogo dove tornare a vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero: una meta per i genovesi e un’attrazione per i turisti. Lo studio che è stato elaborato presenta piani di riqualificazione che si sposano perfettamente con questa nostra idea».
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«Il progetto coinvolge un contesto non semplice ma la soluzione individuata per la valorizzazione è ottimale per il contesto storico, le potenzialità pubbliche e private degli spazi che saranno poi vagliati dalla Soprintendenza – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, alle Politiche della casa, Indirizzo e Controllo Spim, Pietro Piciocchi – sono molto soddisfatto del lavoro svolto da Spim che, da un anno, su richiesta del Comune di Genova, lavora su immobili di proprietà comunale, individuando soluzioni e poi occupandosi della gestione dell’appalto dei lavori di valorizzazione».
Palazzo Galliera – ospitalità e servizi offerti alla città
Ricca consapevolezza ed eredità di una stratificazione storica importante, il Palazzo è frutto della Storia. Fondato sulla Chiesa di San Francesco di Castelletto del XIII Secolo, è proprio la sua storia che ne fa il luogo, con una vita propria, al di là delle funzioni che cambiano nel tempo diventando una sorta di “memoria di un futuro assoluto”.
Nello studio realizzato viene perseguita quest’idea di un’architettura “già lì da sempre”, sovrapponendo il presente con il passato e il futuro. Con questa espressione si intende un intervento che, pur appartenendo al proprio tempo dal punto di vista funzionale e tecnico, venga percepito come se ci fosse sempre stato, come d’altronde è il caso di questo tesoro nascosto.
Dalla sintesi progettuale sono emerse due ipotesi di realizzazione: 39 camere di home stay hotel con funzione turistico ricettiva per soggiorni di breve e medio periodo e una destinazione di tipo residenziale tradizionale con 23 appartamenti. Oltre alle funzioni di tipo turistico, ricettivo e residenziale, il progetto comprende anche servizi che rendano Palazzo Galliera una sorta di giardino aperto alla città, con spazi al piano terra rivolti sia agli ospiti della struttura sia ai turisti e ai genovesi: reception, concierge, coworking, sale meeting, caffetteria, ristorante e una galleria d’arte.
«La valorizzazione dello storico Palazzo Galliera è un tassello importante che impreziosisce il percorso di apertura alla città e ai visitatori dei nostri tesori – commenta l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso – Genova è la città italiana più contaminata dalla stratificazione di epoche storiche e Palazzo Galliera ne è una sintesi emblematica. Il Palazzo, che sorge sulle vestigia della chiesa di San Francesco di Castelletto, di cui presenta ancora traccia, ospitava anche la nota Margherita di Brabante, oggi al Museo di Sant’Agostino. Auspichiamo che il progetto di valorizzazione di Palazzo Galliera possa dialogare con il Museo di Palazzo Bianco, il cui giardino fa parte del percorso museale e rappresenta un elemento molto attrattivo per i visitatori».
L’obiettivo di questo lavoro è quello di individuare le potenzialità di sviluppo di Palazzo Galliera, in modo da determinare i principi compositivi, funzionali, qualitativi e quantitativi che definiranno il successo dell’operazione nel lungo periodo, all’interno di una strategia urbana di valorizzazione del centro storico messa a punto dal Comune di Genova, in grado di generare nuove relazioni con il sistema promozionale della città nel panorama internazionale.