Valorizzazione di una memoria di un futuro assoluto
La Società per il Patrimonio Immobiliare del Comune di Genova opera da ormai 20 anni in città con una visione: operare la valorizzazione dell’immobiliare per facilitarne il mix delle fruizioni.
Studiando le dinamiche del tessuto urbano, Spim analizza come gli spazi possono essere sfruttati e proietta la capacità di gestire energia e risorse. Il suo obiettivo guarda al di là della valorizzazione di un singolo immobile e punta alla riqualificazione di zone intere, incidendo su edifici, aree e popolazione – generando opportunità di lavoro e occasioni di incontro e così, tessendo la città.
Non è un segreto che Genova sia la città in Italia con più immobili e appartamenti signorili – questo dato è legato alla storia della città e ai momenti che l’hanno vista capitale d’Italia e d’Europa per commercio, cultura ed economia, particolarmente nel 16° e nel 19° secolo. La Superba conferma oggi più che mai il suo soprannome, perché guardando al futuro ripensa gli spazi in chiave innovativa e d’attualità.
Infatti, l’interesse da parte del Comune di Genova verso la valorizzazione di Palazzo Galliera rappresenta l’occasione per creare una nuova polarità urbana e un fulcro delle energie vitali di questa parte di città.
La Pubblica Amministrazione ha affidato a Spim il delicato compito di realizzare il progetto di valorizzazione dell’immobile. Il gruppo di lavoro multidisciplinare composto da Spim, lo studio d’architettura OBR, con la collaborazione di CityO e dell’Università di architettura di Genova, ha realizzato uno studio corale ripensando un Palazzo Galliera non come un edificio isolato, ma piuttosto come un “sistema aperto”, caratterizzato da una “architettura dialogica”, che parte dall’ascolto di chi vi abiterà, che lavora sul tempo, prima ancora che sullo spazio, accettando i futuri cambiamenti e rispondendo ai mutevoli desideri dei suoi futuri abitanti.
Palazzo Galliera
Posto al centro della città e nascosto agli occhi dei più, si eleva Palazzo Galliera. La sua posizione centrale ma riservata a ridosso della pedonale Via Garibaldi, tra il municipio di Palazzo Tursi e il museo di Palazzo Bianco, fa sì che l’immobile ed il suo progetto di valorizzazione restituiscano un bene fino ad oggi negato alla città, rivelando un tesoro, che c’è sempre stato, ma mai veramente percepito.
Ricca consapevolezza ed eredità di una stratificazione storica importante, il Palazzo è frutto della Storia. Fondato sulla Chiesa di San Francesco di Castelletto del XIII Secolo, è proprio la sua storia che ne fa il luogo, con una vita propria, al di là delle funzioni che cambiano nel tempo diventando una sorta di “memoria di un futuro assoluto”.
Nello studio realizzato viene perseguita quest’idea di un’architettura “già lì da sempre”, sovrapponendo il presente con il passato e il futuro. Con questa espressione si intende un intervento che, pur appartenendo al proprio tempo dal punto di vista funzionale e tecnico, venga percepito come se ci fosse sempre stato, come d’altronde è il caso di questo tesoro nascosto.
Questo tipo di approccio introduce un altro tema cruciale: quello del “costruire sul costruito”. È chiaro che, volendo valorizzare il patrimonio esistente, il rapporto tra costruire e costruito debba assumere un nuovo significato contemporaneo all’interno di una visione che celebra il percorso evolutivo che la storia trasmette.
Pur ipotizzando diversi scenari possibili, dal ricettivo home stay hotel con 39 stanze al più tradizionale residenziale con 23 appartamenti, Palazzo Galliera è immaginato come un condensatore di energie che aggreghi molteplici attività durante tutto l’arco dell’anno, dove poter celebrare il rito dell’urbanità all’insegna dell’inclusione e della poli-cultura: una sorta di Hortus Universalis, aperto alla città, dove le idee possono fertilizzarsi e facilmente incontrarsi. Questa vitalità sarà evidente soprattutto al piano terra, dove sono previste le amenities e le funzioni ancillari di supporto sia ai residenti con i loro ospiti (receptionist, concierge, coworking, sale meeting, palestra, etc.), sia alle istituzioni limitrofe di Palazzo Bianco e Palazzo Tursi (caffetteria, ristorante, galleria d’arte, etc.).
Coniugando Genius Loci e senso di comunità, umanesimo e innovazione, l’obiettivo di questo lavoro è quello di individuare le potenzialità di sviluppo di Palazzo Galliera, in modo da determinare i principi compositivi, funzionali, qualitativi e quantitativi che definiranno il successo dell’operazione nel lungo periodo, all’interno di una strategia urbana di valorizzazione del centro storico messa a punto dal Comune di Genova, in grado di generare nuove relazioni con il sistema promozionale della città nel panorama internazionale.