Il 14 agosto 2018 si sono chiusi i termini per la presentazione della manifestazioni di interesse per la valorizzazione e la vendita degli immobili mediante selezione concorrenziale ai sensi del regolamento per l’alienazione degli immobili in proprietà di S.P.I.M. S.p.A.
Oggi, 15 ottobre 2018, con la comunicazione dei risultati della prima fase della manifestazione di interesse, si entra nella fase 2, quella cioè finalizzata a verificare la fattibilità della proposta relativa all’intero compendio.
Entro i termini di scadenza previsti dal disciplinare di gara sono pervenute 6 proposte che sono state valutate da un’apposita Commissione, nelle sedute che si sono tenute nel mese di agosto e settembre.
All’esito della verifica svolta dalla Commissione della gara è risultata ammissibile un’unica manifestazione di interesse pervenuta dal gruppo EM2C di Lyone per il lotto totale, e due manifestazioni parziali per un solo lotto. Tutti gli atti saranno sul sito di Spim da oggi pomeriggio.
«Già lo si era intuito nel corso di questi mesi con alcune richieste di chiarimenti provenienti dall’estero e ora lo hanno confermato le offerte: l’interesse su queste aree è a livello internazionale – conferma Stefano Franciolini, amministratore delegato di Spim – Grandi gruppi hanno capito che è possibile investire sul Waterfront di Genova».
Ma ricordiamo le tappe. Renzo Piano e la società Renzo Piano Building Workshop S.r.l. hanno elaborato un disegno di assieme, denominato “Waterfront di Levante”, donato a Comune di Genova, Regione Liguria ed Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. La società Nuova Foce S.r.l., interamente partecipata dalla società SPIM S.p.a., a sua volta interamente posseduta dal Comune di Genova, unitamente a quest’ultimo, risultano proprietari del compendio immobiliare interessato dal Waterfront di Levante.Lo strumento individuato per il coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione del Waterfront consiste nella vendita dell’area nella sua successiva trasformazione secondo il disegno dell’Arch. Renzo Piano.
Il lotto unico comprende il comparto della Fiera di Genova e dal disciplinare di gara era escluso dalla vendita il padiglione B, mentre per quanto riguarda gli immobili padiglione C, palazzina uffici, padiglione M, padiglione D, resta confermato che dovranno essere demoliti a carico dell’acquirente, che avrà anche in carico l’esecuzione dello scavo per il Canale navigabile.
La prima fase riguardava il recepimento delle “manifestazioni d’interesse” con uno sviluppo indicativo di idea progettuale e con l’indicazione del team dei partecipanti. Le proposte presentate sono state elaborate da tecnici specialistici dei team creati dagli investitori invitati, sono pervenute a SPIM.
Come ricordato, entro i termini di scadenza previsti dal disciplinare di gara, sono pervenute 6 proposte che sono state valutate da un’apposita Commissione, nelle sedute che si sono tenute nel mese di agosto e settembre. All’esito della verifica svolta dalla Commissione della gara è risultata ammissibile una unica manifestazione di interesse pervenuta per il lotto totale, e due manifestazioni parziali per un solo lotto.
Il progetto dell’offerta totale risponde alle richieste del bando e risulta coerente con il progetto del Waterfront di levante, a base di gara, e pertanto la procedura proseguirà nei confronti del suddetto operatore.
Qualora gli sviluppi e le specificazioni dell’unica idea progettuale presentata per il compendio nella sua interezza, non dovessero corrispondere pienamente alle aspettative della Amministrazione, le offerte parziali selezionate potrebbero essere riprese in considerazione
In un momento molto complesso per la città si dà – dunque – inizio al ridisegno del Waterfront di Levante, entrando nella seconda parte della procedura finalizzata a verificare la fattibilità della proposta relativa all’intero compendio. Si richiederà all’unico soggetto di presentare l’approfondimento dell’idea progettuale (offerta tecnica), l’offerta economica al rialzo ed il piano economico finanziario, previa determinazione del prezzo base, come stabilito dal disciplinare di gara.
«E’ l’ennesima dimostrazione che la città non si ferma, che questa amministrazione sta lavorando a 360 gradi, intervenendo su tutti i fronti –sostiene il sindaco di Genova Marco Bucci–. Si tratta di una prima tappa fondamentale per un progetto che contribuirà notevolmente a cambiare il volto della città ed è la dimostrazione che Genova desta interesse e sta dimostrando di saper attrarre investitori. Il nuovo Waterfront di Levante ci fa guardare alla Genova del futuro».
«Quello di oggi è un passaggio fondamentale, una tappa significativa nel processo di realizzazione del waterfront di Levante – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti–. Si tratta di un progetto ambizioso, di ampio respiro, che vuole restituire alla città una parte fondamentale del suo fronte mare, quello da Porta Siberia alla Foce. In un momento difficile come questo abbiamo sempre detto che Genova non si ferma».
«Abbiamo mantenuto la road map che ci eravamo prefissati sin dall’inizio dell’avvio del progetto “fronte a mare di levante” – dichiara l’assessore all’urbanistica Simonetta Cenci– In questo procedimento stiamo mettendo in fila una tappa dopo l’altra in un percorso che dovrà portarci ad una risposta concreta, qualitativa e sostenibile per il futuro della città. Ringrazio tutto lo staff coinvolto nella procedura di gara, per avere contribuito in questi mesi intensi a raggiungere questo primo obiettivo. Il progetto del Waterfront sarà il primo step per la visione di trasformazione urbanistica del fronte mare di levante».
«Abbiamo concluso nei tempi che ci eravamo dati la prima impegnativa fase della gara del Waterfront e siamo soddisfatti per il numero delle risposte che abbiamo ottenuto da parte di operatori nazionali ed internazionali – sottolinea l’assessore al Patrimonio Pietro Piciocchi –. Genova si conferma una città attrattiva e la nostra Amministrazione dimostra di essere credibile. Ora inizia la fase conclusiva di questo percorso che dovrà concludersi in pochi mesi. Siamo certi che questo progetto riporterà Genova al centro del Mediterraneo».
«Questa è, metaforicamente, la prima pietra per il rilancio integrale della città –rimarca l’assessore allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci -. Seguiranno altri investimenti e, soprattutto, ciò che ravviso è l’importanza di aver avuto un “disegno”, quello dell’architetto Renzo Piano, che ha concorso a dare a Genova una visibilità internazionale».